Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni dell'ASD PISA TANGO: Lara Foschio
Email per segnalazioni: pisatangosafeguarder@gmail.com
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MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL'ATTIVITÀ SPORTIVA
Il presente modello organizzativo e di controllo dell'attività sportiva è redatto e adottato dall’ASD PISA TANGO (di seguito Pisa Tango), come previsto dal comma 2 dell'articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e utilizzando le linee guida pubblicate da ACSI.
Si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all'attività della ASD PISA TANGO, indipendente dalla disciplina sportiva praticata e dal ruolo. Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI e le raccomandazioni dell'Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.
L'obiettivo del presente modello ha l'obiettivo di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori ma non solo, e garantiscano l'uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l'integrità fisica e morale di tutti i tesserati.
Il presente modello organizzativo e di controllo dell'attività sportiva deve essere pubblicato sulla homepage del sito di Pisa Tango, affisso nella sede della medesima nonché comunicato al Responsabile Safeguarding della Federazione per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie, insieme alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
Il presente modello integra e non sostituisce il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie di ACSI.
Diritti e doveri
A tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:
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a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;
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alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;
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a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.
Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni è le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei tesserati e delle tesserate.
​I tecnici, i dirigenti, i soci e tutti gli altri tesserati e tesserate sono tenuti a conoscere il presente modello, il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatori di ACSI.
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Prevenzione e gestione dei rischi - Comportamenti rilevanti
Ai fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:
l'abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l'isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l'utilizzo di strumenti digitali;
l'abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l'integrità psicofisica del tesserato. Tali atti possono anche consistere nell'indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un'attività fisica inappropriata oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti. In quest'ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;
la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;
l'abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto o con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell'osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;
la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/ o psicologici del tesserato;
l'incuria: la mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;
l'abuso di matrice religiosa: l'impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;
il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/ o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social networks o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l'aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);
i comportamenti discriminatori: qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socioeconomico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale. I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di persona e tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e-mail, social networks e blogs.
Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
Pisa Tango, per il tramite del Consiglio Direttivo, nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui soci nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale dei soci.
Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, dovrà essere soggetto opportunamente formato e partecipare ai seminari informativi organizzati da ACSI alla quale l'Pisa Tango è affiliata.
Non può essere designato come Responsabile chi ha subito una condanna penale anche non definitiva per reati non colposi.
In ogni caso, il Responsabile Safeguarding all'interno di Pisa Tango svolge funzioni di vigilanza circa l'adozione e l'aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di Safeguarding, potendo svolgere, anche funzioni ispettive.
Il Responsabile Safeguarding sarà tenuto a sensibilizzare i membri di Pisa Tango sulle questioni di Safeguarding e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti.
Il Responsabile Safeguarding dovrà definire, pubblicizzare e gestire i canali di comunicazione chiari per i membri di Pisa Tango per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute.
Il Responsabile Safeguarding dovrà garantire la confidenzialità e la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di abuso o maltrattamento essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo riservato e nel rispetto totale della privacy delle persone coinvolte.
Il Consiglio Direttivo potrà sospendere o rimuovere il Responsabile Safeguarding in caso di mancata conformità ai requisiti o di violazione delle politiche di Pisa Tango relative alla protezione dei soci. Il Consiglio Direttivo potrà sostituire il Responsabile Safeguarding qualora sia necessario.
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Tutela della privacy
A tutti i soci (o esercenti la potestà genitoriale), i tecnici, i dirigenti, i collaboratori anche esterni di Pisa Tango all'atto dell'iscrizione/tesseramento, e comunque ogni qualvolta venga effettuata una raccolta di dati personali, deve essere sottoposta l'informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell'art. 13 del Regolamento Europeo 679/ 2016 (GDPR).
I dati raccolti devono essere gestiti e trattati secondo le modalità descritte nel suddetto Regolamento e comunque solo sulla base della necessità per l'esecuzione del contratto di cui gli interessati sono parte, per l'adempimento di un obbligo legale o sulla base del consenso.
In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l'appartenenza sindacale, nonché dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all'orientamento sessuale della persona) possono essere trattate solo previo libero ed esplicito consenso dell'interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di adempimento di obblighi di legge e regolamenti.
Pisa Tango, fermo restando il preventivo consenso raccolto all'atto dell'iscrizione/tesseramento, può pubblicare sui propri canali di comunicazione fotografie ritraenti i tesserati prodotte durante le sessioni di allenamento e gara, ma non è consentita produzione e la pubblicazione di immagini che possono causare situazioni di imbarazzo o pericolo per i tesserati.
La documentazione, sia cartacea, sia digitale, raccolta da Pisa Tango contenente dati personali dei tesserati ed ogni altro soggetto, deve essere custodita garantendo l'inaccessibilità alle persone non espressamente autorizzate al trattamento dei dati da parte del Presidente.
In caso di perdita, cancellazione, accidentale divulgazione, pirateria informatica, sottrazione di dati, ecc, deve essere data tempestiva comunicazione all'interessato e, contestualmente, al titolare del trattamento dei dati personali. Deve essere data tempestiva comunicazione anche all'autorità Garante per la protezione dei dati personali, qualora la violazione dei dati personali comportasse un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche.
Tutte le persone autorizzate dal Presidente al trattamento dei dati personali devono essere adeguatamente formate e devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure necessarie alla tutela dei dati personali degli interessati, soprattutto di quelli rientranti nelle categorie particolari di dati personali.
Inclusività
Pisa Tango garantisce a tutti i propri tesserati e ai tesserati di altre associazioni sportive dilettantistiche affiliate ad ACSI pari diritti ed opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
Pisa Tango si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni sportive dilettantistiche, a garantire il diritto allo sport agli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale, integrando i suddetti atleti, anche tesserati per altre associazioni sportive dilettantistiche affiliate ad ACSI, nel gruppo di atleti loro coetanei tesserati per Pisa Tango.
Pisa Tango, tramite il suo Consiglio Direttivo, si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti svantaggiati dal punto di vista economico o famigliare, favorendo la partecipazione di suddetti atleti alle attività di Pisa Tango anche mediante sconti delle quote di tesseramento e/o facilitazioni mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del terzo settore operanti sul territorio.
Contrasto dei comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni dei comportamenti lesivi
In caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di tesserati o di persone terze, nei confronti di altri tesserati, soprattutto se minorenni, deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni tramite comunicazione a voce o via posta elettronica all'indirizzo email pisatangosafeguarder@gmail.com.
In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, deve essere inviata segnalazione al Garante per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie - Safeguarding Office di ACSI
In caso di gravi comportamenti lesivi Pisa Tango, nella persona del Presidente o del Responsabile di cui sopra, deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell'ordine.
Pisa Tango garantisce l'adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:
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presentato una denuncia o una segnalazione;
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manifestato l'intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;
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assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una segnalazione;
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reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;
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intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.
Sistema disciplinare e meccanismi sanzionatori
A titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:
mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione);
violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l'autore e l'Pisa Tango in quanto preordinata in modo univoco a commettere un reato;
violazione delle misure poste a tutela del segnalante;
effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;
violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell'associazione Pisa Tango;
violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;
atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indiretta mente, alla segnalazione;
mancata applicazione del presente sistema disciplinare.
Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra l'autore della violazione e Pisa Tango nonché del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell'autore. Le sanzioni comminabili sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell'intenzionalità del comportamento relativo all'azione/omissione, tenuto altresì conto dell'eventuale recidiva, nonché dell'attività svolta dall'interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l'infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono aver caratterizzato il fatto.
Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i destinatari del Modello attraverso i mezzi ritenuti più idonei da Pisa Tango.
Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti
I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell'ASD Pisa Tango, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.
Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:
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richiamo verbale per mancanze lievi;
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ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni;
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multa in misura non eccedente l'importo di 5 ore di retribuzione;
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sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni 15;
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risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio di Pisa Tango, radiazione dello stesso.
Ai fini del precedente punto:
incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna;
incorre nel provvedimento disciplinare dell'ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo verbale e/ o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;
incorre nel provvedimento disciplinare della multa non eccedente l'importo di 5 ore della normale retribuzione il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile l'ammonizione scritta e/ o, per il livello di responsabilità gerarchico o tecnico, o in presenza di circostanze aggravanti, leda l'efficacia del presente modello con comportamenti quali:
a. l'inosservanza dell'obbligo di informativa al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni; l'effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello o del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione;
b. la violazione delle misure adottate da Pisa Tango volte a garantire la tutela dell'identità del segnalante; la reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle. prescrizioni indicate nel presente modello, nell' ipotesi in cui riguardino un procedimento o rapporto in cui è parte la Pubblica Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive);
incorre nel provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di 15 giorni il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile la multa non eccedente l'importo di 5 ore della normale retribuzione e/ o effettui, con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e/ o violi le misure adottate da Pisa Tango volte a garantire la tutela dell'identità del segnalante così da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante;
incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompreso fra quelli previsti e/ o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l'alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l'accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.
​Sanzioni nei confronti dei volontari
Nei confronti dei volontari di Pisa Tango, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:
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richiamo verbale per mancanze lievi;
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ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni;
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allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 15 giorni;
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allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 1 anno;
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rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario socio dell'Pisa Tango, radiazione dello stesso.
Ai fini del precedente punto si rimanda al punto 3 della sezione "Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti".
Obblighi informativi e altre misure
Pisa Tango è tenuta a pubblicare il presente modello e il nominativo del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni presso la sua sede e le strutture che ha in gestione o in uso, nonché sulla homepage del sito istituzionale.
Al momento dell'adozione del presente modello e in occasione di ogni sua modifica, Pisa Tango deve darne comunicazione via posta elettronica a tutti i propri tesserati, associati e volontari.
Pisa Tango deve informare il tesserato o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, del presente modello e del nominativo e dei contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.
Pisa Tango deve dare immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, al Garante per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie - Safeguarding Office di ACSI, nonché all' Ufficio della Procura federale ove competente. Pisa Tango deve dare diffusione presso i propri tesserati di idonee informative finalizzate alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele.
Pisa Tango deve prevedere adeguate misure per la diffusione o l’accesso a materiali informativi finalizzati alla sensibilizzazione su e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi.
Pisa Tango deve prevedere un’adeguata informativa ai tesserati o eventualmente a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, con riferimento alle specifiche misure adottate per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione in occasione di manifestazioni sportive.
Pisa Tango deve dare comunicazione ai tesserati o eventualmente a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti di ogni altra politica di Safeguarding adottata dalle federazioni sportive o enti di promozione sportiva a cui è affiliata
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CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORl E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE
I destinatari del presente Codice di condotta sono gli istruttori tecnici, i maestri, i dirigenti, i collaboratori a qualsiasi titolo, livello e qualifica.
I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita dei tesserati nonché della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva. A tal fine, sono chiamati a dare il buon esempio e ad essere un modello per tutti i soci di Pisa Tango.
Tutti i soggetti sopra indicati, che hanno un contatto diretto con allievi e soci tesserati eventualmente anche minorenni, sono obbligati a rispettare il Codice di condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione.
Ogni presunta violazione del Codice di condotta deve essere segnalata e verificata e potrà essere sanzionata secondo quanto stabilito dal Modello organizzativo e di controllo dell'attività sportiva.
La ASD PISA TANGO si impegna a garantire un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo per tutti i partecipanti, inclusi i minori e gli adulti vulnerabili.
Il seguente codice di condotta stabilisce le aspettative e le responsabilità per tutti coloro che sono coinvolti nelle attività della società sportiva.
1. Rispetto e Dignità:
Rispettiamo la dignità e l'integrità di tutte le persone coinvolte nelle attività di Pisa Tango, senza discriminazioni di alcun gener
Trattiamo tutti con cortesia, gentilezza e rispetto, evitando linguaggio offensivo, comportamenti intimidatori o abusivi.
2. Sicurezza e Benessere:
Mettiamo al primo posto la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti, adottando misure appropriate per prevenire abusi, molestie o qualsiasi forma di danno discriminatorio.
Rispettiamo i diritti e le opinioni degli altri, fornendo un ambiente in cui ci si senta liberi di esprimere preoccupazioni o segnalare comportamenti inappropriati.
3. Comportamento Appropriato:
Manteniamo un comportamento professionale e appropriato in tutte le interazioni con i partecipanti, evitando qualsiasi forma di contatto fisico inappropriato.
Evitiamo situazioni che possano essere percepite come sospette o inappropriate, mantenendo un comportamento trasparente e rispettoso.
4. Comunicazione Adeguata:
Comunichiamo in modo chiaro, aperto e rispettoso con i partecipanti, genitori, colleghi e altri membri della Associazione.
Manteniamo la riservatezza e il rispetto della privacy delle persone coinvolte, evitando la divulgazione non autorizzata di informazioni personali o sensibili.
5. Formazione e Consapevolezza:
Partecipiamo a programmi di formazione e sensibilizzazione sulla tutela Safeguarding per acquisire competenze e conoscenze necessarie per prevenire e rispondere agli abusi.
Riconosciamo il nostro ruolo e la nostra responsabilità nel proteggere i partecipanti e segnalare qualsiasi preoccupazione o sospetto di abuso alle autorità competenti.
6. Collaborazione e Rendicontabilità:
Collaboriamo con tutti i membri di Pisa Tango e ove necessario con le autorità competenti per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutti.
Siamo pronti a rendere conto delle nostre azioni e decisioni, rispondendo in modo trasparente e responsabile alle preoccupazioni sollevate dalla comunità sportiva.
Tutti i soggetti destinatari del presente Codice di condotta si impegnano a:
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rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti i tesserati coinvolti, indipendentemente dalla loro età, razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento sessuale o qualsiasi altra ragione;
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prendere atto che all'istruttore tecnico si richiede un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a non ignorare, non facilitare o anche non collaborare tacitamente in attività che implicano un'ingiusta discriminazione nei confronti dei tesserati;
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attenersi alle regole in tutte le fasi delle attività;
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incoraggiare e promuovere il fair play, la disciplina, la correttezza, e lo spirito di collaborazione;
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non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi nei confronti dei soci, genitori, maestri, membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle attività;
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non tollerare o partecipare a comportamenti dei soci anche minori che siano illegali, o abusivi o che mettano a rischio la loro sicurezza fisica e/ o mentale;
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sostenere e applaudire sempre gli sforzi dei soci e valorizzarli a prescindere dai risultati, promuovendo la cultura del miglioramento e del divertimento;
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trasmettere serenità, entusiasmo e passione;
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educare al rispetto, all'impegno e alla collaborazione;
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aggiornarsi costantemente sulle conoscenze necessarie per adempiere al meglio alle mansioni assegnate e sul tema della tutela dei minori e non solo;
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rispettare il Modello organizzativo e di controllo dell'attività sportiva, considerare il benessere, la sicurezza e il divertimento di tutti i tesserati al di sopra ogni altra cosa;
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combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo tra i minori e non solo;
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ascoltare i bisogni, le richieste, le preoccupazioni di tutti i tesserati;
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non umiliare o sminuire i tesserati o i loro sforzi durante un corso o una sessione di prove o altra attività;
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non agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un socio anche minore, o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
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non sfruttare i soci anche minori per un tornaconto personale o economico;
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non avere atteggiamenti nei confronti dei soci anche minori che - anche sotto il profilo psicologico - possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
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non impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con tesserati di età inferiore ai 18 anni e non fare commenti sessualmente allusivi mostrando un comportamento sempre rispettoso e discreto;
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non avere relazioni con minorenni che possano essere in qualche modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;
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non consentire giochi, frasi, atteggiamenti sessualmente provocatori o inappropriati;
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garantire che tutte le attività siano adatte alle capacità, all'età, alla maturità fisica ed emotiva, all’esperienza e all’abilità dei tesserati di qualsiasi età;
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lavorare insieme agli altri componenti dello staff per tutelare e promuovere gli interessi e il benessere di ogni tesserato;
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non compiere mai abusi fisici e non infliggere sanzioni o limitazioni che possano essere ricondotte ad un abuso fisico;
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intessere relazioni proficue con i genitori di eventuali tesserati minorenni al fine di fare squadra per la crescita e la loro tutela;
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garantire che la salute, la sicurezza e il benessere dei tesserati costituiscano obiettivo primario rispetto al successo tecnico o qualsiasi altra considerazione;
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organizzare il lavoro, il luogo di lavoro e le attività in modo tale da minimizzare i rischi;
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rispettare la privacy, specie in luoghi particolarmente sensibili i quali devono essere sorvegliati, in modo tale da garantire la privacy;
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non lasciare che gli eventuali minori rimangano senza adeguata supervisione nel corso delle attività e, al termine delle stesse, accertarsi che lascino l'impianto sportivo accompagnati da un proprio genitore o da una persona autorizzata, qualora i minori non siano stati preventivamente autorizzati a lasciare l'impianto autonomamente e senza la presenza di un adulto. Ogni autorizzazione deve essere debitamente sottoscritta dai soggetti esercenti la responsabilità genitoriale sul minore;
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non utilizzare i social media in maniera inappropriata, non coinvolgere gli eventuali minori e non solo i minori nelle conversazioni private sui social media e non pubblicare mai commenti o condividere immagini che potrebbero compromettere il loro benessere o causare loro danni;
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non acquisire, detenere e pubblicare fotografie o divulgare altre informazioni sui minori o sulle loro famiglie su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale (es. social media personali o del club/organizzazione, siti web, strumenti di comunicazione online personali, ecc.) in assenza della relativa specifica liberatoria sottoscritta dai genitori o dai tutori al fine di poter conservare e/ o utilizzare tale materiale prodotto;
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segnalare eventuali dubbi sulla sicurezza e sul benessere degli atleti rivolgendosi al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell'attività sportiva;
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consultare il Responsabile in caso di dubbi sulla partecipazione di soci, in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell'attività sportiva, in caso di necessità per favorire l'inclusione sportiva di soci con disabilità fisica o intellettivo-relazionale.
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